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Sunday, December 22nd, 2024

Il mondo litiga sul vino in Internet. Non sulle bottiglie, ma su come chiamare i domini. Il caso nasce dalla possibilità di usare nuove estensioni accanto a quelle tradizionali, come .com, .org. e tutte quelle legate alla nazionalità, .it per l’Italia, ad esempio.

L’Icann, l’organismo mondiale incaricato di regolamentare il nome dei domini Internet, ha ricevuto circa 2.000 richieste. Molte estensioni sono state assegnate, come paris,  archi e bio. Sui suffissi vin e web invece si è aperto un contenzioso tra Europa  e Stati Uniti. Si è infatti scoperto che esistono solo due candidati ad acquisire questi due nomi, sono società  che non hanno nulla a che vedere con il vino. I produttori francesi  si sono ribellati, temendo di veder presto comparire in Rete pagine tipo www.bordeaux.vin o www.champagne.vin (ma anche www.montalcino.vin sarà possibile), senza alcun controllo dei consorzi e dei vignaioli che lavorano in quelle zone. “C’è il rischio di una speculazione internazionale”, hanno spiegato.

Per fare chiarezza l’Icann si è riunito a Durban.  Tre giorni di liti,  dal 14 luglio a ieri. “Le discussioni «tra americani ed europei sono state molto tese, si sono affrontate due concezioni radicalmente contrapposte», scrivono in una nota la Confederazione nazionale francese dei produttori di vino di origine controllata (Cnaoc) e la Federazione europea dei vini con denominazione d’originecontrollata (Cnaoc). Alla fine, il Gac, il comitato consultivo dell’Icann, ha deciso per una tregua: un  mese di tempo per trovare una soluzione.