(vinoclick)Dopo una primavera che la maggior parte dei produttori vorrebbe dimenticare, il sole è finalmente uscito riportando le speranze di una buona vendemmia 2013.
I produttori di vino in tutta la Francia avranno i loro occhi fissi sul bollettino meteo nelle prossime settimane, con la speranza che il peggio sia ormai passato.
I vigneti del paese sono stati devastati da tempeste di grandine e forti piogge per tutta la primavera, ritardando la raccolta di almeno due settimane. Tuttavia ora ci sono speranze che l’attuale periodo di tempo caldo e costante continuerà per tutta l’estate e in autunno.
Pascal Férat, presidente dell’organo di rappresentanza dei produttori di uva, il SGV, in Champagne, é ottimista:”Il bollettino meteo attuale è favorevole, la fioritura è terminata, con il potenziale di una resa generosa, ma i mesi estivi saranno determinanti per la qualità delle uve e del vino”.
In realtà è ancora troppo presto per dire se il raccolto 2013 sarà salvato dal baratro.
L’unica cosa di cui i coltivatori sono certi è che il raccolto sarà tardivo, dalla regione di Beaujolais a quella di Bordeaux, almeno 2-3 settimane.
Nella valle della Loira sono più ottimisti, rispetto agli ultimi anni ci sono tra i 10 e i 20 giorni di ritardo, se si perpetuasse il buon tempo nei mesi di luglio, agosto e settembre, si recupererebbe quasi totalmente.
Pascal Férat, presidente dell’organo di rappresentanza dei produttori di uva, il SGV, in Champagne, sostiene però che non si tratta di un evento eccezionale: siamo difronte ad una vendemmia tardiva rispetto agli ultimi 10 anni, ma del tutto normale se si guarda alle raccolte durante il secolo scorso.
Mentre la regione della Champagne si aspetta un raccolto ragionevole, la Francia non si aspetta alcun record da impostare quest’anno.
Nella Valle della Loira, a giugno la grandine ha colpito i vigneti di Vouvray. Jean-Martin Dutour dell’associazione viticoltori della zona stima che il raccolto sarà il 30 e il 50 per cento in meno.
Il freddo e la pioggia in maggio e giugno hanno ridotto i potenziali rendimenti anche a Bordeaux.
Anche se mancano più di due mesi alla vendemmia i confronti sono già stati fatti. Jérôme Bauer, presidente dell’associazione dei coltivatori di Alsazia ha dichiarato “I coltivatori più anziani dicono che le condizioni di quest’anno – una primavera piovosa seguita da un’estate secca – ricorda loro la vendemmia 1983, che è stato un anno molto buono,”