di Massimiliano Furlan
(vinoclick) Come ogni anno in questo periodo, inizia la nuova annata enologica marcata dalla vendemmia, quest’anno al contrario degli anni passati, tutto avverrà secondo i tempi di raccolta, in alcuni casi ci sarà anche una raccolta posticipata. Questa però, secondo le stime delle varie Associazioni e di importanti enologi è solo una delle poche note positive, infatti secondo i dati giunti fino ad ora ci sarà una flessione sulla quantità di almeno un -12% 44 milioni di ettolitri contro i 50 dello scorso anno con una percentuale ancora più alta nel centro-sud dove la peronospora, malattia funginea della vite, ha quasi dimezzato il raccolto. Inoltre bisogna tenere presente il cambiamento climatico che in 8 mesi ha aumentato del 70% le giornate di pioggia sopratutto in periodi meno indicati.
Oltre ai problemi dovuti ad agenti esterni la vendemmia 2023 accusa altri problemi come la mancanza di manodopera specializzata e non, i costi sempre più alti dei vari prodotti per mantenere la vigna in salute, tutto questo si ripercuote sui costi finali che finiranno forse nelle tasche dei consumatori. Diciamo forse perché le Aziende hanno uno stoccaggio interno più alto della media dovuto all’abbassamento delle vendite ed al costo del vino al dettaglio sopratutto per l’inflazione che ha colpito quasi tutte le classi sociali. Questo fa si che alla fine di dicembre moltissime Cantine dovranno smaltire tantissimo vino in un mercato interno ed estero molto contratto dalla mancanza di denaro da spendere, questo porterà a rivedere tutto il sistema agricolo enologico per abbassare i costi di produzione, come un minor uso di manodopera umana per cominciare ad usare mezzi meccanici, di contro ci sarà anche un problema importante con le coltivazioni bio dove non viene usato alcun prodotto per la salvaguardia dei vigneti e con il cambiamento climatico diventerà un problema enorme.
In ultimo bisogna dire che, sempre secondo stime enologiche la qualità del 2023 sarà superiore ad altre annate ma questo sarà da verificare solo attraverso degustazioni verticale per capire se ciò corrisponde al vero.
m.furlan@vinoclick.org