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Sunday, December 22nd, 2024

(vinoclick) Ci siamo, il momento è arrivato, la vendemmia. Settembre darà il via ad una stagione enologica che dovrebbe farci ben sperare, le prime stime indicano una quantità produttiva di assoluto rilievo, il clima non ha fatto grandi capricci se non in pochi luoghi, come la zona del Franciacorta dove però la qualità dovrebbe essere eccellente come sempre. Gli ettolitri che produrrà l’Italia si avvicineranno di molto a quelli prodotti dalla Francia, punto di riferimento per tutti, l’unica differenza che purtroppo ci contraddistingue è appunto la qualità, noi siamo ancora un po’ indietro ma le potenzialità dei nostri vini sono eccezionali.

vendemmia-cestaAi produttori del nostro paese bisogna fare una tirata d’orecchie, per prima cosa investire più risorse in Italia cercando di dare sempre un prodotto competitivo, con dei prezzi al dettaglio competitivi e vini sempre di qualità, guardare sempre al mercato estero non paga, prima o poi sarà saturo e l’unica risorsa importante rimarrà quella di casa propria. In secondo luogo tuttte le aziende devono capire che non si possono allevare qualsiasi tipo di vitigno ma bisogna puntare solo su quelli che possono produrre vini di grande qualità, i francesi insegnano. In Italia, dalla Val d’Aosta a Lampedusa troviamo merlot, chardonnay, sauvignon e nebbiolo anche dove il terreno non lo consente, non c’è spazio per le sperimentazioni, almeno ora o almeno solo in situazioni che lo permettono. La qualità deve essere la parola d‘ordine, siamo bravi e dimostriamo di esserlo, non dobbiamo fare vino solo per gli altri, educhiamo la gente a bere bene, basta con i vini da due euro che disabitua le persone a godere di un piacere unico e sublime e non sarebbe neanche giusto trovare la stessa bottiglia in vendita in qualche enoteca estera ad un prezzo inferiore rispetto ai prezzi italiani. Bisogna educare la gente e non contare sulle istituzioni che si ricordano del vino solo in occasioni  particolari dove ci si fa belli o si soddisfano i propri interessi. Il vino smuove un’economia importante, apriamo le aziende alla gente, bisogna creare sempre più giornate dedicate all’enologia, spieghiamo come nasce una bottiglia, con quale amore e professionalità si crea un favoloso Barolo o un Nero d’Avola.

Ai produttori grandi e piccoli, ai contadini, all’uomo della strada in possesso di una vigna piccolissima auguriamo una grande vendemmia e che diano vita a dei grandi vini da far invidia al Mondo, che siano il riscatto di un paese dileggiato da tutti e sottovalutato, partiamo da noi che il vino lo viviamo, che dal vino ci facciamo emozionare che con il vino viaggiamo nei nostri sogni ed immaginiamo cose fantastiche e che in ogni bottiglia ci specchiamo pensando che sia il vino della vita nell’attesa di degustarne un altro ed un altro ancora.

Auguriamo anche un buon lavoro a chi nella vendemmia ci lavora sul serio, parliamo di tutta la gente coinvolta, da chi raccoglie l’uva a chi la lavora e a chi ne segue l’evoluzione nel tempo.

Fate un buon lavoro, fate un gran lavoro e fateci raccontare di grandi vini italiani e fateci raccontare le gesta di produttori piccoli o grandi che siano, capaci di farci sorridere con le loro storie, gli aneddoti e con delle favolose etichette da appiccicare nei nostri racconti.(vinoclick)