di Massimiliano Furlan
(vinoclick) Il vino di cui parliamo è il Masseto della Tenuta dell’Ornella, e già qui potremmo chiudere l’articolo ma risulta difficile non dire qualcosa del vino che si colloca tra i migliori dieci al Mondo e insieme a Sassicaia di Tenuta San Guido e il Barbaresco di Gaja, gli unici a poter competere con i vini francesi Grand Premier Cru.
Il Masseto di proprietà della famiglia Frescobaldi ha la sua Tenuta in Bolgheri provincia di Livorno, ed è suddivisa in tre lotti, Masseto Junior, Masseto Centrale e Masseto Alto e ognuna di esse viene vendemmiata con cura separatamente, cosi come la selezione delle uve, tutte raccolte a mano con diversi passaggi in vigna, anche la vinificazione avviene separatamente, in acciao e barrique per poi sostare in due passaggi per 24 mesi in barrique nuove 100% e 12 mesi in bottiglia. L’uvaggio è Merlot in purezza e questo lo colloca automaticamente in competizione con un altro grande vino francese, il Petrus.
L’annata attualmente in commercio è la 2013, un pò complicata dal punto di vista climatico per un’estate bizzarra che ha slittato la vendemmia verso metà settembre. Il risultato è stato comunque eccezionale così come quello dell’annata 2014 di prossima uscita, infatti se il 2013 è stato caratterizzato dal clima non eccezionale, il 2014 è stato ancor più incredibile con grandi pioggie e freddo in agosto tanto da far correre subito ai ripari l’azienda con un grande lavoro in vigna evitando così il peggio e consentendo la vendemmia molto tardiva, che si è conclusa verso i primi di ottobre stabilendo un record come la più tardiva nella storia del Masseto.
L’enologo Alex Heinz afferma che “l’annata 2014 rimarrà nella storia come una delle più particolari nella memoria di Masseto” ed aggiunge poi che “i grandi terroir fanno storia a sé, così nel 2014 le argille blu del Masseto hanno messo in atto appieno la loro capacità di gonfiare e impermeabilizzare il terreno, evitando così l’accumulo eccessivo d’acqua e quindi la diluizione nell’uva. In fase di raccolta è stata fondamentale la meticolosa selezione dei grappoli” ed ancora aggiunge “stilisticamente il vino mostra un ottimo equilibrio, con tannini dolci e morbidi e una notevole complessità aromatica. L’annata 2014 testimonia l’incredibile capacità di Masseto di resistere a condizioni climatiche irregolari, grazie anche al ruolo fondamentale dell’argilla e del complessivo equilibrio naturale delle viti”.
Quindi ci prepariamo a degustare ancora una volta un grandissimo vino, apprezzato dalla critica mondiale e battuto nelle aste più importanti con quotazioni da capogiro.
Bisogna anche aggiungere che per la vendemmia del 2018 sarà realizzata a completata la nuova cantina realizzata nel cuore del terroir del Masseto, un ulteriore passo avanti verso l’olimpo dei grandi vini, dando al Masseto il posto che gli spetta, in prima fila.
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