(vinoclick) A Roma è partita la decima edizione di Vinoforum, manifestazione dedicata al vino per produttori, distributori e soprattutto per appassionati. La superficie sulla quale poggia l’evento romano conta gli stessi stand degli anni passati. Quello che abbiamo notato sono la poca affluenza di pubblico che oltre a far fronte ad un biglietto aumentato di prezzo è costretto a consumare non più di dodici degustazioni a meno di non trovare un sommellier indulgente che chiude un occhio e sulla scheda non sbarra la bevuta. La stessa cosa avviene per la stampa e gli addetti ai lavori che con il vino ci lavorano ed hanno il bisogno di conoscere il più possibile i prodotti. Tra gli stand, a parte una eccezione, abbiamo visto scomparire lo Champagne ed in genere le bollicine di qualità, a parte qualche rara eccezione
Sono praticamente scomparsi i produttori, ovvero, ogni stand ha una serie di etichette di aziende diverse, quindi il contatto con chi produce il vino è quasi impossibile, questo è il modo migliore per allontanare gli appassionati e gli addetti ai lavori, per quanto bravi, i sommelier non possono sapere tutto su un determinato prodotto.
L’unico produttore presente con uno spazio, diciamo “tutto suo” è la cantina Ceci, con un lambrusco fantastico che noi di vinoclick abbiamo eletto il vino della manifestazione.
La particolarità dello stand Cantine Ceci è un Ape Piaggio totalmente attrezzato con frigorifero e accessori per servire il vino con dell’ottimo Parmigiano Reggiano.
Ci dispiace molto non vedere proprio a Roma un evento degno di nota, il vino in Italia non sta vivendo un momento molto felice, si esporta molto e si comincia un po’ a trascurare i propri confini. Le Aziende sono quasi tutte in crisi e c’è bisogno assolutamente bisogno di ridare loro ossigeno, queste manifestazioni devono servire per promuovere il vino italiano, devono intervenire le istituzioni di concerto con i privati e sostenere eventi importanti come avviene con il Vinitaly a Verona.
Noi speriamo che Vinoforum il prossimo anno possa avere più aziende ed attirare un maggior numero possibile di visitatori, magari cambiando ubicazione, abbiamo visto tanta gente fare passerella e non capire niente di vino, c’è invece bisogno di educazione enologica, magari con dei mini-corsi gratuiti e un maggior coinvolgimento da parte dei produttori.
Le uniche novità di quest’anno sono state il connubio vino e cucina con la partecipazione ad eventi vari con chef molto quotati, la presenza massiccia della trasmissione radiofonica Decanter in onda su Radio2 e l’assenza delle birre visto che dal 27 al 30 giugno ci sarà Birroforum, una novità, visto il buon momento che i birrifici stanno passando con la ritrovata vena delle birre artigianali. Speriamo bene.