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Wednesday, December 25th, 2024

di Massimiliano Furlan

(vinoclick) Ormai possiamo definitivamente sancire che in Europa e nel Mondo è scoppiata la Prosecco mania. In ogni angolo, che siano enoteche oppure wine bar o grandi catene di distribuzione c’è sempre una bottiglia di bollicine italiane che registrano vendite record. Tra i motivi del grande successo di questo vino che in Russia ha per esempio surclassato lo Champagne c’è il costo decisamente basso, se pensiamo che il rapporto tra uno Champagne, neanche tanto famoso ed un Prosecco di gamma alta è di 1 a 5 in favore delle bollicine venete. Un altro motivo assai valido è la qualità che anche se non eccelsa ma servito alla temperatura giusta si fa rispettare per i suoi profumi di frutta fresca, mineralità e persistenza del perlage con una godibilità al gustativo oltre che essere un buon accompagnamento per tanti piatti, soprattutto a base di pesce e crostacei. Da alcuni anni a questa parte si registra un export da fare invidia a chiunque, tanto che il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco è riuscito a far aumentare la superficie vitata di uva Glera da inserire come DOCG.

LionHeadSulla grande richiesta del prosecco però si addensano luci ed ombre, in molte paesi europei, Gran Bretagna soprattutto, si chiedono come sia possibile che dopo un’annata non eccezionale come quella del 2014,grappoli_di_prosecco dove la pioggia ha frenato decisamente la quantità di uva prodotta, il numero di bottiglie in commercio sia rimasta inalterata. I produttori affermano che in fondo il maltempo non abbia fatto poi grandi danni, i critici invece trovano alquanto bizzarro che ciò sia possibile. Lo stesso Consorzio afferma che moltissime aziende hanno intaccato le riserve di vino immagazinato in azienda potendo così soddisfare tutte le richieste. Ovviamente il dubbio permane, infatti il Prosecco non è un vino da invecchiamento, anzi, quindi o le riserve non sono qualitativamente valide oppure rimane il sospetto che qualcosa sia successo in cantina.

Di contro il Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco denuncia un fatto molto grave che sta avvenendo in Gran Bretagna dove nei bar o locali di altro genere viene distribuito del Prosecco alla spina ma che tale non è, infatti il Prosecco DOCG viene solo distribuito in bottiglia e non in fusti a pressione. Il Consorzio ovviamente vuole andare fino in fondo rivolgendosi anche all’Unione Europea. Oltre Manica le bollicine di Valdobbiadene vanno fortissimo tanto che nelle grandi catene di distribuzione, in prossimità del Natale, tutte le scorte segnato il tutto esaurito e un sondaggio tra i consumatori inglesi riconosce come principale bollicina il Prosecco seguita dallo Champagne e dal Cava. Questo ci fa capire perché tanti locali “rifilano” falso Prosecco in cambio di pound che non entreranno mai belle tasche dei nostri produttori.