Skip to Content

Monday, December 23rd, 2024

(vinoclick) In un sabato piovoso, nel vagare per enoteche abbiamo puntato il dito su un pinot nero dell’Alto Adige, quello delle cantine Tramin. Imbattersi in un vitigno così importante e difficile ci pone sempre davanti alla paura di trovare un vino non all’altezza. Questo pinot nero è il base dell’azienda, che ricordiamo e di proprietà di 290 enoagricoltori. La prima cosa che notiamo è il tappo in vetro e questo ci esclude la cerimonia dell’apertura della bottiglia e i profumi che il tappo rilascia. Il colore è un rubino trasparente che ci riconduce proprio alle caratteristiche del pinot. Al naso arrivano subito frutti di bosco, more e fragoline, molta mineralità dovuta al terreno ma mancano le componenti del pinot nero, pepe spezie varie, abbiamo trovato anche qualche nota balsamica rilasciata dalla barrique. In bocca è molto elegante e setoso, discreta acidità e sapidità con una grande morbidezza, non ci sembra comunque un vino equlibrato.

L’impressione che abbiamo avuto è di un prodotto non proprio all’altezza del vitigno, che in Italia risulta molto complesso come resa, questo pinot lo troviamo lontano anni luce da un pinot di media importanza francese anche se sottolineamo che abbiamo degustato il base.

Gli abbinamenti possibili sono coniglio alla cacciatora, carni bianche e formaggi di media struttura. 85/100

(vinoclick)