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Monday, December 23rd, 2024

di Massimiliano Furlan

Pass Stampa(vinoclick) Al Palazzo della Gran Guardia di Verona per la quarta volta si è celebrato Opera Wine, ovvero, le 100 migliori Aziende italiane secondo Wine Spectator, una delle più autorevoli riviste che si occupano di vino. La manifestazione come ogni anno ha fatto da prologo al Vinitaly ed ha visto la partecipazione di tutti i produttori che per la precisione erano 103. L’evento ha avuto un successo davvero notevole malgrado fosse solo ad inviti e tra questi noi eravamo lì che sbirciavamo qua e là degustando le grandi eccellenze italiane e possiamo dire, con una quasi matematica certezza di chi, alcuni vini se li è degustati  che il vino italiano è di notevole fattura e solo di poco inferiore ai Gran Crù francesi anche se il passo per essere alla lo stessa altezza potrebbe essere brevissimo se i nostri produttori si impegnassero un pochino di più e le leggi fossero un po’ più chiare e decise.

Tornando all’evento, abbiamo visto davvero tanta gente entusiasta e degustare con molta razionalità l’unica etichetta di prestigio che ogni singolo produttore ha presentato. L’organizzazione molto precisa, dalla conferenza stampa dove sono stati premiati cinque ragazzi che dovranno promuovere il vino nel Mondo per conto di Vinitaly Internacional Accademy, al premio come miglior vino a Tommasi con il suo Amarone davvero notevole.

ingressoI banchi d’assaggio erano ben distribuiti dentro al Palazzo della Gran Guardia tirato a lucido per l’occasione dove mostrava tutta la sua bellezza con un tema ispirato all’antico Egitto.

Tra i vini degustati siamo rimasti colpiti dalla Maison Anselmet con il suo Chardonnay per passare al favoloso Barolo di Sandrone passando per l’ES di Gianfranco Fino svicolando per l’Oreno della Tenuta Sette Ponti e tuffandoci nella certezza delle bollicine con il Vittorio Moretti di Bellavista. Questo sono solo poche delle tante aziende degustate e citate un po’ a caso ma in realtà il livello era altissimo ed è stato molto piacevole parlare direttamente con i produttori quasi inaviccinabili al Vinitaly dove sono chiusi nei loro stand a siglare accordi importanti. Ovviamente alla manifestazione è stata prestata attenzione nel rappresentare tutte le regioni italiane in modo da rendere omaggio all’eccellenza del vino che viene prodotto in Italia e che è atteso al banco di prova dell’Expo, ammesso che il padiglione sia pronto per tempo.

Ora rimaniamo in trepida attesa per l’edizione del 2016 dove magari faranno ingresso altri produttori eccellenti.

Gente gruppoow2015