(vinoclick) Presso l’hotel Marriott di New York a Times Square, dal 24 al 26 ottobre si è svolta la più grande manifestazione degustazione di vino al Mondo, il New York Wine Experience. Oltre 400 aziende provenienti da ogni parte del globo, 4000 partecipanti tra appassionati, produttori, enologi e giornalisti accreditati. Sono state aperte oltre 65000 bottiglie e usati almeno 80000 bicchieri, numeri impressionanti che solo negli Stati Uniti si potevano contare, per tre giorni la grande mela si è eretta a capitale mondiale del vino. Per l’Italia erano presenti con le loro etichette Gaja, Bruno Giacosa, Allegrini ed altri di importanza mondiale per mettere in vetrina il nostro vino un po’ bistrattato nel nostro paese.
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I fortunati presenti nei tre giorni neworkesi hanno potuto degustare delle bollicine uniche come Taittinger Comtes de Champagne, Blanc de Blancs 2004 di Krug Grande Cuvée NV, Salon Le Mesnil 1999 o Roederer, Ermitage 2003 da Anderson Valley in California. Per i fan del Pino Noir Burgundy’s Domaine Faiveley, Oregon’s Evening Land or California’s Kosta Browne.
Dalla Borgogna Louis Latour con un Corton-Charlemagne mentre Cloudy Bay della Nuova Zelanda con il suo Sauvignon Blanc.
Per la Francia si è assistito alla differenza tra Château Haut-Brion e la vicina La Mission Haut-Brion annata2007, oppure gli ospiti hanno potuto degustare un grande Margaux, Mouton-Rothschild e Lafite Rothschild.
Di Aziende di Cru e Gran Cru se ne contavano a centinaia, tutte di altissimo livello, con i produttori presenti i quali spiegavano amabilmente ai presenti la bellezza dei propri vini. I biglietti di ingresso per la manifestazione sono stati venduti tutti alcuni mesi fa alla modica (si fa per dire) cifra di 1830 dollari. L’incasso totale è andato alla fondazione Wine Spectator Scholarship Foundation, che negli anni ha raccolto più di 15 milioni di dollari per 582 borse di studio e assegni di ricerca per l’Università di California Davis, la scuola di viticoltura ed enologia. Shanken ha annunciato che la Fondazione avrebbe dato una donazione di 1 milione di dollari per la Chaplin School in Florida e la International University of Hospitality & Tourism Management, un istituto importante per l’educazione alimentare e delle bevande.
La manifestazione, messa in piedi da Wine Spectator ha avuto un riscontro senza precedenti, segno che il mercato del vino mondiale non è affatto in stallo ma in continuo movimento, dove ognuno è disposto a fare la sua parte con vini di assoluto pregio e sempre migliori di anno in anno, tra l’altro a New York si è assistito ad una bella rimonta anche dei vini targati USA e questo non è solo merito degli enologi ma anche di una grande crescita di maturità enologica. L’Italia ha fatto la sua parte con il solito Gaja c’erano anche Castello Ama, Antinori, Castello Banfi, Tenuta San Guido, Planeta ad alcuni altri, certo non è qui tutto il gota italiano ma almeno c’eravamo a confrontarci con tutti i più grandi del Mondo. Ovviamente ci piacerebbe che un giorno tale manifestazione si svolgesse in Italia e con il ricavato aiutare tutto il mondo del vino del nostro paese che ogni giorno di più perde i pezzi, con i piccoli produttori che faticano addirittura a produrlo il vino.
Il New York Wine Experience si terrà ancora a Times Square per altri cinque anni con il desiderio, non solo di partecipare in prima persona ma di incontrare ancora più numerose le nostre aziende ed incontrare i loro proprietari e brindare con loro al successo del nostro vino e non come quantità di ettolitri ma come qualità eccellente, ovvero, come disse un grande allenatore di calcio, rimettere la chiesa al centro del villaggio.
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