di Massimiliano Furlan
(vinoclick) Alzi la mano chi non conosce Fazi Battaglia, azienda famosa per la silhouette della bottiglia di Verdicchio. Bene, quella è solo l’immagine che uno ha dell’azienda ma in realtà la produzione si è molto estesa negli anni con una graduale spinta verso la qualità.
Noi abbiamo avuto l’occasione di degustare il San Sisto 2009 Verdicchio Castelli di Jesi Riserva. Il vino prende il nome dal Cru dal quale proviene, appunto San Sisto, 30 ettari ad una altezza tra i 200 ed i 400 metri s.l.m. La vinificazione viene effettuata direttamente in piccole botti di rovere per almeno 12 mesi ed altrettanti in bottiglia.
Nel compilare le note di degustazione sono crollati tutti i muri dettati dallo scetticismo che ci accompagnava, sopratutto al pensiero che in fondo Fazi Battaglia poteva solo fare vino di facile beva ed invece siamo rimasti folgorati. Nel bicchiere un giallo oro con riflessi verdolini, a dimostrazione della longevità di questo Verdicchio che ha tutti i numeri per rimanere in bottiglia almeno 10 anni. Mettendo il naso nel bicchiere escono tutti i profumi che ci si può aspettare da un vino che dalla sua nascita ha fatto legno ma con una particolarità che quest’ultimo si equilibra benissimo con tutti gli altri sentori di frutta come pesca e albicocca o frutta secca od anche vaniglia e una spiccata mineralità, tutto questo dona una grande eleganza e un buon equilibrio nei profumi che si sposano perfettamente al gustativo dove troviamo una grande morbidezza con una acidità e sapidità perfetta il tutto con il palato che viene avvolto da una finezza ed una eleganza così persistenti da lasciare stupiti anche i più scettici.
Anche se il San Sisto è uno dei vini più importanti dell’azienda Fazi Battaglia siamo davvero curiosi di degustare altre bottiglie per poter consacrare definitivamente tra le migliori per la produzione del Verdicchio.
L’abbinamento che possiamo consigliare sono della pasta all’uovo con una spolverata di tartufo
90/100