(vinoclick) Non solo nel mirino straniero. Dopo le recenti acquisizioni da parte dei colossi esteri delle eccellenze italiane della moda e del food, per una volta sono gli italiani a imbracciare il fucile. Così Cavit, cooperativa che rappresenta il 60% della produzione vitivinicola trentina, è entrata con una quota di maggioranza nel capitale della Kessler, storica cantina della regione del Baden Wurtemberg, nel sud della Germania, specializzata nella produzione di spumanti di qualità
”La Germania – spiega il direttore generale della Cavit, Enrico Zanoni – è un mercato fondamentale per la spumantistica, rappresentando il 22% del consumo mondiale, e con una forte predilezione per il prodotto nazionale, ovvero per circa l’85%”. “Essere sul mercato tedesco con un’azienda dalla grande reputazione – ha aggiunto – consentirà quindi alla Cavit non solo d’incrementare il peso della propria presenza in Germania, ma anche di valorizzare ulteriormente le uve Chardonnay prodotte dalle cantine socie”.
L’acquisizione della quota nella Kessler mostra la funzione anticiclica rispetto alla crisi economica del sistema cooperativo. Nello specifico, Cavit, che negli Stati Uniti è il marchio di vino italiano più diffuso, “è un’azienda finanziariamente solida – sottolinea Zanoni – che negli ultimi anni ha ulteriormente migliorato la posizione finanziaria netta”, con le sue 11 cantine cooperative, i suoi 4.500 viticoltori e con un fatturato di oltre 150 milioni di euro.