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Tuesday, December 24th, 2024

 

di Massimiliano Furlan

(vinoclick) Anche quest’anno si è svolta a Verona presso il Palazzo della Gran Guardia, Anteprima Amarone per l’annata 2015. Erano presenti quasi tutte le aziende riunite sotto il Consorzio Valpolicella, la manifestazione oltre al grande successo ottenuto ha mostrato in anteprima tutta l’annata 2015 per quanto riguarda l’Amarone della Valpolicella DOCG, ricordiamo che come da disciplinare questo anno è l’ultimo in commercio, visto che la vinificazione del vino ha bisogno di quattro anni tra appassimento, botte e bottiglia per essere pronto alla vendita al dettaglio. Ricordiamo inoltre anche l’uvaggio del vino che viene vinificato con uva Corvina, Corvinone, Rondinella ed in alcuni casi Molinara poi sono previsti altre uve in bassissima percentuale.

L’annata 2015, degustata in anteprima, ha mostrato davvero grandissime potenzialità, con note fruttate e speziate già di grande spessore, non è ancora maturo per essere bevuto e degustato come si dovrebbe ma nel giro di due o tre anni dimostrerà di essere un’annata davvero eccezionale. Questo va detto per tutte le aziende presenti le quali hanno mostrato una media davvero ottima, a dimostrazione della grande serietà di tutti i produttori tutti all’altezza di produrre un vino di grande spessore, apprezzato sia dai consumatori che dalla critica di tutto il Mondo. Non è un caso che il 65% del fatturato venga da oltre confine, ma il dato incoraggiante un pò in contro tendenza è l’aumento del 4% di vendite in Italia tra enoteche e ristoranti ma anche della vendita diretta in azienda, il che sta a significare un aumento anche dell’enoturismo +21%. Il connubio Valpolicella ed Amarone funziona perfettamente portando grandi benefici per tutti.

Purtroppo non sono tutte note positive, secondo i dati forniti dal Consorzio Tutela Vini della Valpolicella le vendite dell’Amarone all’estero sono in flessione, la Germania come maggior consumatore europeo registra un -40% di import anche se il dato viene giustificato con un +45% del 2017 e quindi grandi scorte di magazzino che non necessitano l’acquisto di ulteriori bottiglie. La giustificazione però non tiene molto, infatti in Germania, oltre la loro produzione interna che comincia pian piano a decollare c’è da registrare l’arrivo di altri paesi come la Spagna che adottano prezzi più aggressivi sul mercato e noi sappiamo che l’Amarone, proprio per la sua complessità nella lavorazione ha un costo più elevato rispetto ad altri vini, anche italiani.

Sul fronte export possiamo comunque annotare un aumento in percentuale in Asia +5%, USA +3% e dato incoraggiante un +15% in Gran Bretagna prossima alla Brexit e sempre più in conflitto odio amore con il prosecco.

Quindi benvenuta all’annata 2015 di uno dei vini più rappresentativi del nostro Paese, frutto della grande intuizione e fantasia dei primi produttori di Amarone della Valpolicella.

m.furlan@vinoclick.org