di Massimiliano Furlan
(vinoclick) La 54° edizione del Vinitaly che doveva svolgersi come ogni anno a Verona nello spazio di Veronafiere è stata ufficialmente annullata e rinviata al prossimo anno dal 10 al 13 aprile. La motivazione è ovviamente riconducibile all’emergenza pandemica che non impedisce lo svolgimento di Opera Wine evento che festeggia il 10° anniversario grazie all’apporto di Wine Spectator che in questa edizione presenterà le 200 aziende che rappresenteranno le eccellenze italiane nel mondo enologico. L’evento si svolgerà nel Palazzo della Gran Guardia di Verona il giorno 19 e 20 di giugno ed è ristretto a stampa ed addetti ai lavori, niente invitati dunque per salvaguardare la salute di tutti e non rinunciare ad un momento di assoluto prestigio dove saranno presenti le grandi cantine che insieme a tutto il mondo del vino sono l’orgoglio del nostro Paese.
Alla rinuncia dolorosa del Vinitaly ha fatto eco il Presidente della Confagricoltura del Veneto, Lodovico Giustiniani il quale suggerisce di aggiungere eventi sostitutivi in presenza e online. L’idea non è affatto praticabile, già la presenza di Opera Wine è un grande regalo di Veronafiere e Wine Spectator, per i buyer i contatti potranno avvenire a distanza come avviene in tutto il Mondo che, come noi, sta affrontando l’emergenza Covid-19.
In Inghilterra il Wine Fair che si doveva svolgere a fine maggio è stato trasformato in evento digitale, il Pro Wine in Germania è stato spostato al prossimo anno, ora si aspetta una decisione da parte dei francesi per il Wine Paris e Vinexpo previsti per fine giugno.
La decisione di Veronafiere di spostare il Vinitaly è la scelta più saggia e seria che si potesse prendere a salvaguardia della salute non solo del nostro Paese ma anche da chi (con molte difficoltà) fosse venuto ospite in Italia.
Quindi godiamoci Opera Wine per degustare il meglio del meglio del vino italiano e prepariamoci poi all’ennesima grande vendemmia, il mondo del vino e della terra è più forte di ogni virus.