di Erminia Eleonora Magli
(vinoclick) Tra le tante DOCG italiane meritate o meno entra finalmente con tutti gli onori del caso l’Amarone della Valpolicella, un vino in grande ascesa, considerato sempre un fratello povero dei vari Barolo, Brunello o Barbaresco. L’uvaggio del nuovo entrato è composto da uva Corvina, Rondinella e Molinara. Con una disciplinare un po’ complessa l’Amarone è stato presentato a Verona lo scorso 25 gennaio dopo i fatidici 3 anni di maturazione per entrare nella DOCG.