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Sunday, December 22nd, 2024

di Massimiliano Furlan

(vinoclick) Ultimamente in Toscana e sopratutto nella zona di Gaiole in Chianti si sta verificando un sovraffollamento di cinghiali, caprioli e daini stimato in circa 250000 esemplari solo in questa zona. Secondo alcuni produttori in alcuni vigneti si è verificato un danno che si aggira, tradotto in bottiglie a 130000 di vino molto quotato con un danno economico che sembra essere solo l’inizio di qualcosa di molto più grande se non si interviene subito. La Regione Toscana ha già risarcito ben 2,5 milioni di euro ma non ha più alcuna intenzione di porre rimedio economicamente se non con un piano di abbattimento totale in tutta la regione per arrivare da 420000 specie tra cinghiali e daini a 150000, tra l’altro la Toscana è la zona con più esemplari che in tutta Italia.

bellavistaIl Presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, Giuseppe Liberatore, ha affermato che “di questo passo si potrebbe arrivare ad un danno economico rilevante” e pone l’accento sui cacciatori che pur di far aumentare di numero le loro prede le nutrono personalmente.

La risposta viene da Massimo Pitturi della LAV il quale afferma che questo sistema adottato dai cacciatori e dalla Regione Toscana spingerebbero gli animali verso il bordo delle città con assoluto divieto di caccia creando inoltre un nuovo ciclo di riproduzione. Come alternativa, la proposta degli animalisti è l’utilizzo di compresse per la sterilizzazione o un metodo naturale come l’introduzione di lupi per la campagna toscana.

il problema rimane aperto sopratutto ora che la vite comincia ad avere linfa per creare i frutti per la prossima vendemmia in una zona dove l’economia vitivinicola è di fondamentale importanza ed è proprio l’ultima cosa che deve accadere anche perché la stagione sembra davvero buona per il momento e con delle belle piogge estive potremmo magari avere un’altra annata eccezionale per la produzione del Chianti.

Come dato finale citiamo le cifre della Polizia Stradale che conta circa 1000 incidenti stradali nel 2015 dovuti ad attraversamento di cinghiali.